Il conto alla rovescia per GTA 6 si allunga ancora.
Rockstar Games ha ufficialmente comunicato che il nuovo capitolo della serie uscirà il 19 novembre 2026, rinviando di fatto quello che molti consideravano l’evento videoludico del decennio.
Un annuncio che non sorprende del tutto: la casa di sviluppo è nota per i suoi tempi lunghissimi e per la cura maniacale con cui costruisce i propri titoli. Ma il peso delle aspettative è ormai enorme, e l’asticella – dopo il primo trailer – è salita ancora.
Un ritardo che fa discutere
La motivazione ufficiale è quella di sempre: “Serve più tempo per garantire la qualità che i fan si aspettano da un nuovo Grand Theft Auto.”
Dietro queste parole, tuttavia, si nasconde probabilmente la complessità di un progetto colossale: un mondo aperto immenso, nuove meccaniche di gioco, intelligenze artificiali più credibili e una narrazione che promette di spingersi oltre quanto visto in GTA V.
Il ritorno a Vice City
GTA 6 ci riporterà a Vice City, l’iconica città ispirata a Miami, ricreata con una fedeltà visiva impressionante.
Sarà il primo capitolo della saga con una protagonista femminile, affiancata da un partner, in una storia che unisce crimine, satira e riflessione sulla società moderna.
Una visione ambiziosa, ma anche un’eredità pesante da gestire.
L’attesa dei giocatori
Sui social il sentimento dominante è la frustrazione mista a rassegnazione.
Molti fan comprendono la scelta di Rockstar, ma non nascondono la delusione per un’attesa che sembra non finire mai.
In tanti ricordano come anche GTA V venne rinviato più volte, per poi diventare uno dei titoli più longevi e venduti della storia.
La speranza è che la storia si ripeta.
Una scelta rischiosa ma coerente
In un mercato sempre più frenetico, dove molti publisher puntano sulla rapidità piuttosto che sulla qualità, Rockstar sembra voler difendere la propria identità.
Meglio rinviare, che pubblicare un titolo incompleto.
E se davvero GTA 6 rappresenterà il salto generazionale promesso, forse questo nuovo ritardo non farà che aumentare il peso della sua eventuale uscita.



